E’ ormai risaputo che le abitudini alimentari possono impattare negativamente sulle performance del runner.
Abbiamo chiesto consiglio alla Dott.sa Rita Rotili, esperta di nutrizione sportive per il Progetto Proet per capire quanto alimentazione e corsa siano strettamente collegati
Quali sono le abitudini negative dei runner?
La prima è sicuramente quella di non avere un’alimentazione qualitativamente corretta. Ad esempio, l’utilizzo di alimenti industriali, zuccheri e carboidrati bianchi – che sono infiammatori per l’organismo – è sicuramente la prima cosa da correggere.
La seconda riguarda l’aspetto quantitativo. Sia un’alimentazione carenziale, in cui si introducono meno calorie di quelle consumate, sia un’alimentazione in cui le calorie introdotte sono in eccesso sono casi da correggere.
L’altra è il timing dei pasti: bisogna dare al corpo il giusto tempo per digerire in modo da evitare problemi gastrointestinali e avere la possibilità di assorbire quello che si è mangiato per poi sfruttarlo come fonte energetica.
Infine, attenzione all’idratazione. Non dimentichiamo che la disidratazione determinina una riduzione della performance dal 3 al 6%.