Il rapporto tra gli Stati Uniti e lo sport è profondo, totale, ancestrale. Chiunque abbia avuto la possibilità di visitare una qualsiasi città americana, una metropoli, una cittadina di provincia, un college o un high school, non avrà potuto fare a meno di notare la presenza, ovunque, di strutture sportive. Palestre, campi di football e atletica, diamanti per il baseball, playground: gli USA sono la nazione al mondo con la maggiore concentrazione di impianti sportivi per abitante. Sono talmente peculiari, dal punto di vista sportivo, gli Stati Uniti, da averne inventati alcuni, come il basket, il baseball e il football (negli USA il football è quello che in Europa è l’American football, mentre per gli statunitensi l’” altro” è il soccer), averne esportati altri, come il golf, sublimati altri ancora, come l’atletica leggera.
Lo sport, insomma, è da sempre una parte fondamentale dell’educazione scolastica e poi della vita di qualunque americano. Scrivere un compendio di storia dello sport a stelle e strisce, una storia che comincia sul finire del XIX secolo, doveva quindi necessariamente tenere conto dell’evoluzione della società stessa, delle dinamiche politiche ed economiche che hanno trasformato gli Stati Uniti nel corso del tempo in uno dei paesi leader mondiali anche in campo sportivo.
La scelta è stata quella della suddivisione della storia sportiva americana in decadi, per concentrarsi su un numero limitato di protagonisti, nei profili di coloro che ho definito miti e leggende, ovvero chi, più di ogni altro, o altra, quel decennio ha caratterizzato.
Il risultato è un viaggio lungo 121 anni e 13 capitoli, costellato da ricordi personali, ritratti di atlete ed atleti, donne e uomini che con le loro gesta, il loro esempio, le loro virtù (e qualche difetto) hanno divertito, ispirato e fatto sognare milioni di appassionati, e non solo a stelle e strisce.
I libri di Lollo.
Rubrica dedicata alla letteratura sportiva.