Come procedono questi giorni a casa?
Difficili, ma inevitabili.
Come hai suddiviso la giornata?
La mattina seguo le lezioni a scuola online, dalle 9 alle 15.30. Verso le 16.30 iniziò il mio allenamento giornaliero.
Alterno le sedute cercando di allenarmi su 2 discipline al giorno un po’ come faccio normalmente durante l’anno. Ovviamente il tipo di allenamento non è lo stesso che faccio solitamente, ma cerchiamo (con i miei allenatori) di simulare il più possibile quello che riguarda lo sport specifico da allenare. Tanta preparazione atletica generale e specifica, esercizi di tiro e scherma e anche allenamenti di gruppo online con il resto della squadra.
La cosa più curiosa e simpatica di questi allenamenti casalinghi?
La possibilità di riuscire ad allenarsi in uno spazio ristretto, con molta inventiva e con materiale presente in casa adattato alle esigenze. Nonostante tutto rimanere in contatto con l’attività e con i compagni di squadra almeno per una parte della giornata. In questo modo non si perde l’abitudine all’allenamento né la capacità di confrontarsi con gli altri.
Quella più noiosa?
Non è certo la stessa cosa che uscire di casa. Manca l’acqua per il nuoto, il correre invece che saltellare dentro casa, l’avversario o il maestro per la scherma, senza parlare del cavallo, ovviamente. E poi manca il gruppo, lo scherzare sotto la doccia, le chiacchiere durante il riscaldamento che lo stare online in parte aiuta, ma non è la stessa cosa.
Quale consiglio daresti a chi si allena a casa?
Non perdere l’abitudine all’allenamento, perché prima o poi da questa situazione si uscirà e si riprenderà tutto normalmente, e se ci si ferma ora, la fatica fatta in precedenza sarà stata inutile. Io non vedo l’ora di ricominciare tutto come prima e mi alleno con la stessa cadenza settimanale di sempre, così sarò pronto a ripartire mentalmente e fisicamente “quasi” come se nulla fosse mai accaduto. Per ora: # io resto a casa.
(Video a cura di Libero Spada)