Non è un film di fantascienza ma il Covid 19 è una pesante realtà che ha portato in breve tempo a cambiare le nostre abitudini, a rinunciare ad un pezzo di libertà in nome del senso civico e nel rispetto della vita di tutti.
La cultura, il lavoro, la vita sociale e lo sport – giusto per citarne alcuni – si sono fermati davanti ad un virus minaccioso che ha determinato l’isolamento del nostro paese dal resto dell’Europa e del mondo. Era inevitabile: non c’è evento o manifestazione che tenga davanti ad un rischio epidemia.
A suon di decreti tante cose sono cambiate. Eppure non sono tanto i divieti a far discutere quanto il tema della salute, soprattutto degli sportivi alle prese con notevoli sforzi, parlando perfino di “soggetti a rischio”. E’ vero? Lo abbiamo chiesto al Dott. Francesco Fagnani, Dottore in Dietistica e Scienze della Nutrizione Umana, esperto di nutrizione sportiva e runner.
– Dott. Fagnani, si è parlato della salute del runner come qualcosa di delicato, soprattutto dopo sforzi eccessivi. Quanto è vera questa affermazione?
Tutto dipende dalle condizioni di salute del runner in questione.
Una risposta generalizzata è impossibile da poter dare.
Sono numerosissime le variabili che possono determinare un sistema immunitario precario e poco resistente a prescindere dall’allenamento, come ad esempio condizioni nutrizionali carenziali o condizioni patologiche. Se da una parte l’allenamento, qualsiasi esso sia, è da considerarsi un “veleno positivo” da assumere quotidianamente per rafforzare difese immunitarie e il nostro organismo in generale, è anche vero che durante l’attività fisica molto intensa si assiste a un aumento consistente delle cellule immunitarie – come i linfociti NK (NATURAL KILLER) – e nelle ore successive a una loro rapida riduzione a valori ancora più bassi della condizione di riposo. Da qui la speculazione che l’attività fisica intensa porta a un abbassamento delle difese.
Studi recenti [1] tuttavia evidenziano che nel sangue si registra questo abbassamento dei linfociti NK semplicemente perché essi migrano in specifici distretti corporei che subiscono maggior esposizione ad agenti esterni come i polmoni per esempio. Altro soldato del nostro sistema immunitario è l’IMMUNOGLOBULINA A IgA salivare che combatte in prima linea contro virus e batteri. Anche questa subisce un abbassamento dopo un allenamento estenuante, ma le motivazioni del suo decremento sono molteplici: non solo un lungo o una prova di ripetute molto intense, ma anche per esempio uno stress mentale o una cattiva alimentazione o una scarsa igiene orale.
– Quindi correre fa bene ma considerando che non ci sono maratone in vista, meglio non esagerare! E’ questo che vuole dirci?
Esattamente! Accogliendo queste nuove scoperte, in questo particolare momento storico, mi sento di consigliare a tutti gli amici runners di concentrarsi sul potenziamento e su allenamenti più brillanti e divertenti rispetto all’allenamento lungo, dove per “lungo” intendo il lungo lento e le ripetute lunghe o medi superiori ad un certo chilometraggio, che sarebbero comunque stressanti per il nostro organismo. Poiché, almeno a breve termine, all’orizzonte non ci sono maratone da correre, il mio consiglio è di potenziare e curare questo aspetto, sempre con moderazione e gradualità, che è sconosciuto a molti di noi macinatori di chilometri.
– Meno gare e allenamenti ridotti. Quanto cambia l’alimentazione del runner in questo momento anche al fine di favorire un rafforzamento delle difese immunitarie?
Sicuramente riducendo il volume di km dobbiamo adeguare la nostra alimentazione con dei semplici accorgimenti: diminuire senza mai e poi mai eliminare l’apporto di carboidrati durante la giornata, concentrando la quota maggioritaria sempre e comunque a cena e derivante da “benzina di qualità” (pasta/riso/patate/pasta all’uovo/cereali) magari accompagnati da legumi e un modico secondo magro. Durante la giornata non trascurare mai l’importanza dello spuntino, un valido alleato al mantenimento di un metabolismo attivo e che ci possa fornire in maniera dilazionata un apporto di carboidrati proteine e grassi di qualità (omega 3).
Le difese immunitarie vengono anche dal sole, quindi anche se l’indicazione è di restare a casa, che invito tutti gli amici runners a rispettare con intelligenza, consiglio di stare almeno un’ora esposti al sole in questo periodo non ancora caldo, nelle ore più soleggiate ovviamente e accorti agli “spifferi” di vento.
Il sole con i suoi UV ci aiuta ad innescare la sintesi di una vitamina importantissima per il nostro sistema immunitario, la VITAMINA D. Verificarne l’eventuale carenza e sotto consiglio supplementare nel caso ve ne fosse bisogno è sicuramente consigliato. Tutte le vitamine sono importanti quindi variamo il più possibile la nostra alimentazione quotidiana in modo da apportarle tutte.
– Un momento di stop e di riflessione. Possiamo trarne un insegnamento che vale per tutti, non solo per chi corre?
Certo, occorre sempre saper cogliere da ogni avvenimento bello o spiacevole che sia un insegnamento per la vita.
Quante cose del quotidiano ci lasciamo scivolare addosso senza nemmeno notarle? Quante migliaia di cose meravigliose accadono nella nostra giornata? Ma noi, presi dalla frenesia, dagli orari, dalla pressione dei nostri impegni e dal nostro volere sempre di più da noi stessi, dalla nostra compagna o dal nostro compagno, dai nostri figli, dall’altro in generale perdiamo per strada sorrisi, abbracci, dimentichiamo di alzare la testa al cielo e farci scaldare le guance dal sole nelle giornate meravigliose che il nostro Paese ci regala nonostante il periodo invernale. Quante corse non ci godiamo per pensare agli appuntamenti del pomeriggio, o alla pratica A e quella C da consegnare entro fine mese! Penso che l’insegnamento più importante che dovremmo portarci nel cuore per tutta la vita, quando tutto sarà finito, sia proprio questo: mai dare nulla per scontato, apprezziamo tutto delle nostre giornate, delle nostre corse, e scopriremo che le cose infinitamente belle per le quali gioire sono una galassia intera.
Talmente tante da abbagliare e nascondere le disavventure che ci possono capitare.
Simona R.
[1] REVIEW ARTICLE (Front. Immunol., 16 April 2018)
Debunking the Myth of Exercise-Induced Immune Suppression: Redefining the Impact of Exercise on Immunological Health Across the Lifespan