Lo abbiamo sentito tante volte: saltare la colazione non è salutare e soprattutto non aiuta a perdere peso. Eppure, nonostante le mille raccomandazioni da parte di medici esperti, molte persone continuano a saltare questo momento importante soprattutto dopo l’allenamento con conseguenza spiacevoli per l’organismo e il recupero.
Quanto è importante una sana colazione soprattutto dopo un allenamento? Lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa Rita Rotili, esperta di nutrizione sportiva per il progetto PROEAT.
Partiamo dalla premessa che saltare la colazione non è assolutamente una scelta giusta per perdere peso e mantenersi in forma.
E’ il momento di ripresa delle attività dell’organismo dopo una fase di riposo ed è quindi fondamentale assicurare i giusti nutrienti. Ancora di più se parliamo di sportivi che preferiscono allenarsi alle prime ore del mattino a stomaco vuoto.
Perché è importante fare colazione dopo l’allenamento?
Fare una colazione sana è fondamentale dopo l’allenamento mattutino per recuperare le energie perse e per assicurare i principali nutrienti all’organismo per la ricostruzione muscolare, sfruttando la capacità anabolica del muscolo indotta dallo stimolo allenante.
Quali cibi sono preferibili?
Per sfruttare la capacità anabolica del muscolo indotta dallo stimolo allenante, la soluzione ideale è assicurare una dose di carboidrati ad alto indice glicemico che alzi il livello di glicemia e che richiami insulina che, nell’ora e mezza detta “finestra anabolica”, va a stimolare la captazione da parte del muscolo delle proteine. Come seconda cosa è fondamentale assicurare all’organismo una quota proteica e in base al fabbisogno calorico una quota di carboidrati complessi per recuperare quanto consumato durante l’allenamento. Un esempio di colazione dopo un allenamento potrebbe essere:
- banana matura/miele, avena, yogurt greco;
- banana matura/miele, pane di segale e affettato magro;
- miele, proteine 30gr, pane di segale con marmellata o miele.
In collaborazione con la Dott. ssa Rita Rotili, esperta di nutrizione per il Progetto PROEAT